Ruth Benedict e il configurazionismo

Ruth Benedict e il configurazionismo. L’antropologa Ruth Benedict (1887-1948), in polemica con il diffusionismo e con l’idea di cultura come aggregato di singoli tratti, sostiene che un dato tratto, al di là della sua distribuzione, entra a far parte di un “modello specifico(pattern) o “configurazione” (l’insieme delle caratteristiche di una determinata cultura), che lo integra con gli altri elementi.

Ruth Benedict

Benedict: le configurazioni

Analizzando la credenza nello spirito guardiano tra gli Indiani ne Il concetto dello spirito guardiano in Nordamerica (1923), Benedict nota che “in una regione lo spirito guardiano si e combinato con le cerimonie della pubertà, in un’altra con il totemismo, in un’altra ancora con le società segrete”, assumendo significati psicologicamente diversi da una società all’altra, in relazione al modello che ognuna produce.

Questa idea viene sviluppata in Modelli di cultura (1934) dove Benedict elabora la nozione di modello culturale medio, costruendo una tipologia delle culture fondata su caratteristiche di natura psicologica (apollineo, dionisiaco, paranoico e megalomane).

Le ricerche della Benedict hanno contribuito a incentivare un filone di studi dedicati alla personalità di base, intesa come radice psicologica comune di un determinato gruppo umano.

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