Sigmund Freud e la scoperta dell’inconscio

In questo articolo vi parleremo di Sigmund Freud e la scoperta dell’inconscio. La grandezza di Freud sta nell’avere contribuito a dare alla ricerca sull’uomo e sulla sua psiche una dimensione di tipo scientifico:
i fenomeni psichici una sfera specifica della natura, quella umana appunto, per conoscere e spiegare la quale devono essere trovati nuovi punti di vista e individuate ipotesi, interpretazioni, teorie e leggi altrettanto specifiche.

Sigmund Freud e la scoperta dell'inconscio

Freud e la scoperta dell’inconscio

Partendo dallo studio della medicina, nella quale si laureò nel 1881, i suoi interessi di ricerca furono pienamente assorbiti dallo studio delle malattie nervose delle quali la medicina a lui contemporanea dava spiegazioni di tipo fisiologico-meccanicistico, inadeguate a comprenderle e a curarle. Dagli studi sull’isteria e dall’applicazione dell’ipnosi alla sua cura, Freud poté individuare il ruolo svolto nella vita di ogni individuo di una parte di sé rimossa, dimenticata, non cosciente: è la scoperta dell’inconscio.

La nevrosi e la sua cura

L’ipnosi riusciva a far riemergere provvisoriamente gli eventi dell’esistenza del malato che avevano originato (trauma) la rimozione e quindi il fissarsi del sintomo della nevrosi. Occorreva che ciò non avvenisse soltanto sotto ipnosi, ma con una partecipazione attiva e cosciente del paziente sì da renderlo consapevole delle proprie esperienze passate rimosse e perché il metodo analitico potesse indagare anche ciò che fino ad allora era stato escluso affinché potesse essere indagato e compreso.

Attraverso le tracce indiziarie dell’inconscio si può ricostruire il percorso che conduce alla causa prima (tecnica delle libere associazioni, transfert) ovvero all’esistenza di un trauma originario. Il concetto di trauma si lega indissolubilmente alla sfera della sessualità, termine non riconducibile alla semplice genitalità. L’evento traumatico si compie dunque nella sfera della sessualità allargata e non è fatto storico, come lo stesso Freud inizialmente aveva ritenuto, ma verità mentale, fantasia.

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