Eraclito: il filosofo del divenire: il perenne cambiamento dell’Universo
Eraclito, pensatore antico di Efeso, è celebre per aver posto le basi della sua filosofia sulla trasformazione incessante di ogni cosa. L’elemento cardine del suo pensiero, sintetizzato nell’idea del “tutto scorre” (panta rei), conferma che l’essenza del mondo risiede nel suo continuo mutare. In Eraclito: il filosofo del divenire, si riconosce un universo in cui tutto, dalle piante agli animali, è sottoposto a un incessante ciclo di nascita, crescita e dissoluzione, senza mai mantenere una forma permanente.
La Conoscenza in un Mondo Fluido
Nel contesto di questo flusso perpetuo, Eraclito pone una questione fondamentale: come può l’essere umano, in un tale scenario di costante cambiamento, giungere alla conoscenza vera? In Eraclito: il filosofo del divenire, si evidenzia la sfiducia verso i sensi umani, che percepiscono una realtà sempre mutevole e quindi ingannevole. Tuttavia, propone una via alternativa attraverso il logos, un principio razionale che governa l’universo e risiede anche nell’uomo. Questo logos, simboleggiato dal fuoco, rappresenta il principio di vita e trasformazione, offrendo una strada per comprendere la realtà in maniera più profonda e coerente.
Lo Spazio e il Tempo secondo Eraclito
Eraclito: il filosofo del divenire ha una visione particolare anche di spazio e tempo. Per lui, lo spazio non è una realtà statica, ma soggetto a continua modificazione. Ogni oggetto cambia le sue dimensioni e posizione nel corso del tempo, rimarcando l’inesistenza di uno spazio fisso. Riguardo al tempo, invece, rifiuta l’idea di una sequenza lineare di passato, presente e futuro. Nel suo pensiero, illustrato con l’esempio di una strada che può essere sia in salita sia in discesa, il tempo è concepito come un circolo, dove ogni punto rappresenta simultaneamente un inizio e una fine. Ciò implica che la percezione del tempo è relativa al punto di osservazione dell’individuo.
