La psicoterapia adleriana: psicologia individuale. Alfred Adler fonda la Psicologia Individuale per cercare di dare nuove risposte e nuove prospettive allo studio dell’essere umano: mentre Freud vede la vita dell’uomo in funzione del passato, Adler la legge in funzione del suo avvenire.
Secondo questa teoria l’uomo è guidato nella sua vita dal desiderio di superiorità, dalla ricerca di somiglianza divina, dalla fede nel suo potere psichico: la volontà di potenza, il sentimento sociale e la finzione sono le tappe principali del percorso evolutivo.
Nell’uomo ci sono due istanze innate:
- la volontà di potenza intesa come bisogno innato di sopravvivere e di affermarsi;
- il sentimento sociale come bisogno di cooperare e di compartecipare emotivamente con gli altri individui.
La coesistenza di queste due istanze rappresenta la salute mentale, mentre il loro conflitto porta alla nevrosi. L’aspirazione alla superiorità/volontà di potenza e sentimento sociale sono perciò due istanze innate che si intrecciano in maniera sinergica nell’individuo, permettendogli di affrontare i tre compiti vitali: amore, lavoro e socialità.
La patologia è rappresentata da uno squilibrio tra le due istanze psichiche per cui a un predominio dell’aspirazione alla superiorità si affianca uno scarso sviluppo del sentimento sociale. In questo senso la terapia Individuale mira a determinare come si è formato questo autoinganno, attraverso i ricordi e i sogni; il terapeuta svolge un ruolo attivo nello smascherare i falsi obiettivi del paziente fornendo mete esistenziali più idonee e stimolanti.
Quanto dura la terapia?
In genere dura qualche anno
Con quale frequenza sono gli incontri?
1-2 sedute alla settimana.
Per quali disturbi è indicata?
Viene impiegata in genere nel trattamento dei disturbi nevrotici come ad esempio l’isteria, la depressione, l’alcolismo, i disturbi alimentari, e altri.
È possibile una terapia di gruppo?
Sì.
La psicoterapia adleriana: psicologia individuale, Alfred Adler. Scuola Adleriana di psicoterapia