Motivazioni intrinseche ed estrinseche

Motivazioni intrinseche ed estrinseche. La motivazione rappresenta un aspetto fondamentale della psicologia, essenziale per comprendere le azioni umane. Derivando dal verbo latino “motus” (participio passato di “movere”), il termine suggerisce un’idea di impulso o spinta che catalizza i movimenti e le azioni di un individuo. Questa forza può essere sia conscia che inconscia, temporanea o duratura, soddisfacendo bisogni primari o secondari legati a valori personali e sociali.

Motivazioni intrinseche ed estrinseche

Che cos’è la motivazione?

La motivazione si presenta come un complesso di fattori e stimoli che guidano e orientano il comportamento umano. Può emergere in risposta a bisogni fisiologici essenziali per la sopravvivenza, come il mangiare e il dormire, oppure può derivare da aspirazioni e valori più complessi e culturalmente determinati, come il raggiungimento di obiettivi personali o professionali.

Motivazioni intrinseche ed estrinseche: una distinzione fondamentale

Il concetto di motivazione si biforca in due categorie principali: le motivazioni intrinseche ed estrinseche. Le prime originano da una spinta interna, mirando al raggiungimento di una soddisfazione personale o al compimento delle proprie aspettative. Al contrario, le motivazioni estrinseche sono alimentate da fattori esterni, quali ricompense o il desiderio di evitare punizioni o delusioni altrui.

Esempi di motivazioni intrinseche ed estrinseche

Prendiamo, ad esempio, due studenti che si dedicano allo studio. Uno potrebbe studiare per il puro piacere di apprendere e per il desiderio di raggiungere buoni risultati, mentre l’altro potrebbe farlo per evitare di deludere i genitori o per sfuggire a possibili punizioni. Nel primo caso, le motivazioni sono intrinseche; nel secondo, estrinseche.

Comprendere il tipo di motivazione è cruciale per analizzare e interpretare le azioni umane. La consapevolezza di queste dinamiche può aiutare gli individui a riconoscere e coltivare le proprie motivazioni interne, conducendo a una maggiore soddisfazione personale e a un più autentico senso di realizzazione.

Gli studi sulla motivazione e la teoria dell’autodeterminazione

Lo psicologo che per primo ha parlato di motivazioni e della distinzione intrinseca-estrinseca è stato Edward L. Deci insieme al suo collega Richard Ryan. Essi sono i fondatori della Teoria dell’Autodeterminazione (Self-Determination Theory – SDT), un approccio psicologico che è stato sviluppato negli anni ’70 e ’80. Questa teoria si focalizza sul ruolo delle motivazioni intrinseche ed estrinseche nel regolare il comportamento umano e ha avuto un impatto significativo nel campo della psicologia motivazionale. Secondo Deci e Ryan, le motivazioni intrinseche sono quelle che derivano dal piacere e dall’interesse personale verso un’attività, mentre le motivazioni estrinseche sono influenzate da fattori esterni come ricompense o pressioni sociali.

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