Gregorio Magno e l’educazione del popolo

L’idea pedagogica da cui muove Gregorio I, detto Magno,  il primo benedettino a diventare papa, è l’educazione del popolo e la formazione del clero. Gregorio Magno ebbe un ruolo fondamentale nella stabilizzazione della Chiesa del VI secolo e nella diffusione del cristianesimo tra le popolazioni barbariche.

San Gregorio Magno

Gregorio Magno e la formazione dei sacerdoti

Vista la finalità strategica di evangelizzare sempre più persone e popoli lontani da Roma, Gregorio Magno avviò un rinnovamento culturale all’interno del clero, favorendo la formazione di vescovi e sacerdoti.  I principi pedagogici di questa “rivoluzione” culturale furono enunciati nella Regola pastorale (Regula Pasturalis), un testo pieno di consigli pratici e riferimenti teorici per gente comune e clero.

Gregorio Magno riteneva che la formazione del popolo dovesse avvenire attraverso la predicazione e per questo invitò i sacerdoti a usare un linguaggio semplice e chiaro, accessibile a tutti. I predicatori dovevano evitare di pronunciare discorsi eleganti e incomprensibili, “discorsi inutili in cui si vedrà che gli preme più di far bella figura che di essere utili agli uditori”.

Gregorio Magno invita gli insegnanti alla flessibilità, cioè a tenere conto delle caratteristiche individuali degli allievi. Questo è un punto di grande attualità nel dibattito pedagogico.

Il ricorso alle immagini e la Bibbia dei poveri

Oltre all’attenzione per un linguaggio semplice, Gregorio Magno dispose il clero a utilizzare immagini per educare al cristianesimo anche le masse analfabete. I luoghi di culto iniziarono a utilizzare l’arte sacra come mezzo di evangelizzazione e di educazione. L’uso delle immagini, affreschi, quadri, sculture, venne chiamato anche Bibbia dei poveri.

Gregorio Magno mise ordine anche all’uso ecclesiastico della musica e del canto fondando la Scuola dei cantori. La sua esigenza era quella di mettere ordine alla liturgia, riportando i canti alla tradizione dei primi cristiani. Tutta la liturgia, in uso ancora oggi nella Chiesa, fu riformata da questo grande Papa educatore.

San Pietro in Vineis affreschi Anagni (esempio di bibbia dei poveri)

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