John Dewey e la scuola progressiva

In questo articolo tratteremo in sintesi di John Dewey e la scuola progressiva. John Dewey (1859-1952) è uno dei più influenti filosofi e pedagogisti del XX secolo. Alla base della concezione pedagogica di Dewey vi è una visione della realtà corrispondente all’esperienza, intesa nella sua valenza universale che a livello umano si configura come processo di interazione tra l’individuo e l’ambiente. Da questa interazione nasce il pensiero e il linguaggio che a loro volta alimentano e dirigono questa stretta relazione tra individuo e ambiente.

“Education is not preparation for life; education is life itself” – la celebre affermazione secondo la quale l’educazione è già essa stessa vita e non soltanto preparazione alla vita

L’esperienza e l’interazione individuo-ambiente

John Dewey sviluppa una corrente teorica che prende il nome di strumentalismo proprio per il ruolo importante che attribuisce all’azione e all’esperienza intese come rapporto tra uomo e ambiente. Secondo Dewey, l’uomo ricorre all’azione per soddisfare i propri bisogni e per meglio adattarsi alle richieste dell’ambiente che lo circonda.

Tutte le facoltà cognitive, e non solo cognitive, prodotte dall’uomo nascono dall’azione e sono strumenti di adattamento, cioè strumenti messi in campo per meglio adattarsi all’ambiente. L’esperienza in Dewey non coincide solo con il “fare” ma è costituito dall’incontro di fatti fisici e mentali utilizzati dall’uomo in questo suo rapporto interattivo con l’ambiente.

Il pensiero come strumento: lo strumentalismo di Dewey

Il pensiero non nasce da solo: ha origine dall’azione, dagli atti che l’individuo e spinto a compiere quando si trova di fronte a situazioni problematiche con lo scopo di adattarsi all’ambiente. Il pensiero nasce nel momento in cui l’azione si ferma perché è necessario cercare una soluzione a un problema.

Di fronte a un problema, l’individuo mette in campo idee, produce ipotesi (cioè pensa) e infine sperimenta le proprie strategie attraverso l’azione, e ciò in un processo senza fine.

Il pensiero adempie dunque a una funzione strumentale (strumentalismo logico): non partorisce idee universali: è solo uno strumento che l’uomo utilizza nel tentativo di trovare una soluzione ai problemi che incontra.

Attraverso il ragionamento viene formulata un’ipotesi per la risoluzione del problema, che va poi verificata attraverso l’esperimento. si arriva così a un giudizio finale che riconosce la validità della scelta operativa e la fa diventare criterio di azione. tale esito è però sempre rivedibile, poiché la forza della verità rimane nel suo esito operativo. le idee sono strumenti per risolvere problemi. = STRUMENTALISMO. (Immagine presa da Mondadori Education)

Pensiero e metodo scientifico

Quando si presenta un dubbio, l’azione viene fermata e viene utilizzata l’osservazione attraverso cui si analizzano i dati. Successivamente si formulano una o più ipotesi che vengono verificate attraverso l’esperimento. Non c’è differenza tra il comportamento dello scienziato e il comportamento dell’uomo comune. Sia l’uno sia l’altro si servono del pensiero come strumento per risolvere problemi.

John Dewey e la scuola progressiva

Poiché il pensiero trae origine dall’azione, la scuola deve proporre delle attività concrete che mettano gli alunni di fronte a problemi “reali”, capaci di sollecitarli ad avanzare ipotesi e a comprovarle.

L’attività del costruire un oggetto di legno, per esempio, mette l’allievo alle prese di una serie di problemi reali: il reperimento del materiale, la durezza o morbidezza del legno, i tempi e i modi di esecuzione, la dimensione sociale del consumo, il prezzo ecc. L’attività solleva problemi di fisica, geografia, storia, matematica, economia, che intervengono però non come materie di studio, ma come momenti in cui è possibile inserire le risposte trovate attraverso l’esperienza diretta.

Per questo, come Dewey stesso afferma, la scuola deve essere un “un processo di vita e non una preparazione ad un vivere futuro” (J. Dewey, ll mio credo pedagogico). La scuola deve porsi come obiettivi primari lo sviluppo della razionalità, della creatività e della cooperazione.

Lo spirito scientifico e cooperativo portato avanti dalla scuola dovrebbe estendersi alla società e alle masse fino a costituire la base morale della democrazia.

Video sulla pedagogia di John Dewey

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