La psicologia cognitiva, attraverso le sue ricerche, ha dimostrato che non esistono due tipologie di persone, quelle dotate di creatività e quelle che ne sono completamente prive. Tuttaltro, la creatività è un tipo facoltà di cui tutti sono dotati fin dalla nascita e se opportunamente stimolata e coltivata porta a risultati positivi, cioè allo sviluppo dell’intelligenza creativa.
Pensiero divergente e pensiero convergente
Negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, lo psicologo statunitense Joy Paul Guilford pubblicò importanti studi sull’intelligenza e la creatività coniando due espressioni: pensiero convergente e pensiero divergente.
Nella teoria di Guilford, il pensiero convergente indica la capacità di formulare concetti e categorie unificandole con le esperienze e il ragionamento logico; si tratta del ragionamento logico, lineare, cioè di quel tipo di intelligenza che risolve un problema trovando un’unica soluzione. Il pensiero divergente indica la capacità di formulare ipotesi, è il pensiero originale e creativo in genere; richiede fluidità, flessibilità ed è capace di ridefinire i termini del problema, trovando più soluzioni allo stesso problema. Un esempio di pensiero divergente, riportato da un buon manuale di psicologia, è pensare di “usare un mattone come fermacarte, mentre immaginarlo come un elemento per costruire una casa è un esempio di pensiero convergente” (1).
Il modello di Guilford
Il modello di intelligenza delineato da Guilford è modello complesso articolato su ben 120 tipologie di intelligenza date dall’intreccio tra i fattori elencati, che si possono visualizzare in un cubo dove operazioni, contenuti e prodotti sono distribuiti lungo larghezza, altezza e profondità. Dedicheremo a questo argomento un articolo a parte.
Il pensiero divergente e la creatività
Gli psicologi utilizzano la parola stile per descrivere come le persone impiegano i vari tipi di intelligenza. Ciò mette in evidenza il carattere squisitamente individuale di ogni intelligenza.
Lo stile convergente esprime ordine nell’esecuzione di un compito, ma anche una certa predisposizione a essere ripetitivi ed è generalmente più
prevedibile dello stile divergente. Quest’ultimo è in genere più creativo, ma anche più propenso al disordine. La creatività del resto è sempre stata associata ad artisti geniali ma sbadati, “genio e sregolatezza”, appunto.
Altri articoli
- L’apprendimento per osservazione di Bandura
- Esempi di pensiero divergente
- Howard Gardner e le Intelligenze Multiple
Note
(1) cfr. Luigi D’Isa Franca Foschini Francesco D’Isa, La persona e il mondo sociale, Hoepli, 2014, p, 146