Psicologia del ciclo di vita e psicologia dell’arco della vita: due prospettive sullo sviluppo umano

Psicologia del ciclo di vita e psicologia dell’arco della vita: due prospettive sullo sviluppo umano.

Nel campo della psicologia dello sviluppo, due espressioni si rincorrono spesso nei manuali e nei discorsi degli studiosi: psicologia del ciclo di vita e psicologia dell’arco della vita (in inglese life-cycle psychology e life-span psychology). Sebbene a prima vista possano sembrare sinonimi, rappresentano in realtà due approcci teorici differenti allo studio dell’evoluzione psichica dell’essere umano.

Psicologia del ciclo di vita e psicologia dell’arco della vita: due prospettive sullo sviluppo umano

Psicologia del ciclo di vita: lo sviluppo come successione di fasi

La psicologia del ciclo di vita ha avuto ampia diffusione nel Novecento, soprattutto in ambito psicoanalitico e pedagogico. Essa considera lo sviluppo umano come un susseguirsi di fasi ordinate e relativamente stabili, ciascuna caratterizzata da compiti specifici da affrontare e superare. Il termine “ciclo” richiama l’idea di una sequenza che, pur avendo un inizio e una fine, mantiene una certa regolarità interna.

Il principale riferimento: Erik Erikson

Il più influente teorico della psicologia del ciclo di vita è Erik H. Erikson, psicoanalista tedesco naturalizzato statunitense, noto per la sua teoria degli otto stadi psicosociali dello sviluppo. Secondo Erikson, lo sviluppo della personalità avviene in otto fasi, ognuna delle quali è segnata da un conflitto da risolvere (come fiducia vs. sfiducia, identità vs. confusione di ruolo, integrità vs. disperazione, ecc.).

Erikson introduce una visione estesa dello sviluppo che non si limita all’infanzia, ma abbraccia l’intera vita, fino alla vecchiaia. Tuttavia, la sua teoria resta ancorata all’idea di stadi successivi e universali, legati all’età biologica e ai compiti normativi previsti in ogni fase della vita.

Altri autori che si inseriscono in questa prospettiva sono:

Psicologia dell’arco della vita: lo sviluppo come processo flessibile e continuo

La psicologia dell’arco della vita (life-span psychology) nasce come risposta critica e ampliamento dell’approccio ciclico. Essa sottolinea che lo sviluppo umano non si arresta né segue necessariamente tappe rigide, ma è piuttosto un processo continuo, aperto e multidirezionale, che attraversa tutta la vita in modi diversi a seconda del contesto, della cultura, delle risorse personali e sociali.

Questa prospettiva, affermatasi soprattutto a partire dagli anni ’70, enfatizza il ruolo della plasticità dello sviluppo, ovvero la possibilità di cambiamento, crescita e adattamento anche in età avanzata.

Il principale riferimento: Paul B. Baltes

Il maggiore esponente della psicologia dell’arco della vita è Paul B. Baltes, psicologo tedesco, che ha formulato una teoria complessa e dinamica dello sviluppo. Secondo Baltes, lo sviluppo umano è influenzato da tre sistemi fondamentali:

  • la crescita biologica (ontogenesi),

  • la storia socio-culturale (norme e aspettative dell’epoca storica),

  • le esperienze non normative individuali (eventi singolari, traumi, scelte).

Baltes sottolinea che lo sviluppo è multidimensionale (coinvolge aspetti cognitivi, emotivi, relazionali), multidirezionale (può implicare guadagni e perdite), contestuale (dipende dall’ambiente) e plastica (modificabile anche in tarda età).

Tra gli altri autori che si rifanno a questo approccio ricordiamo:

  • Margret M. Baltes, coautrice con Paul Baltes di studi sull’invecchiamento attivo;

  • Sherry L. Willis e John R. Nesselroade, noti per i loro contributi metodologici e teorici alla life-span research;

  • Laura L. Carstensen, con la teoria della selettività socio-emozionale, che esplora come cambiano motivazioni e relazioni nel corso della vita.

Differenze: Psicologia del ciclo di vita e psicologia dell’arco della vita: due prospettive sullo sviluppo umano

Aspetto Psicologia del ciclo di vita Psicologia dell’arco della vita
Visione dello sviluppo A stadi, con compiti normativi legati all’età Continua, flessibile e contestuale
Flessibilità Limitata: le fasi seguono un ordine Elevata: possibilità di cambiamento in ogni età
Focus principale Tappe dell’identità e compiti evolutivi Dinamiche individuali, plasticità, variabilità
Autori principali Erikson, Levinson, Havighurst Paul Baltes, Margret Baltes, Carstensen

Conclusione: due prospettive da integrare

Sebbene diverse per impostazione e filosofia, le due prospettive possono essere complementari. Se la psicologia del ciclo di vita fornisce una mappa orientativa dello sviluppo, utile soprattutto in ambito educativo e clinico, la psicologia dell’arco della vita ne offre una visione più dinamica e realistica, capace di cogliere le traiettorie individuali, le discontinuità e le potenzialità di crescita anche nelle fasi più mature dell’esistenza.

Per approfondire

  • Erik H. Erikson, Infanzia e società (1950)

  • Paul B. Baltes & M.M. Baltes, Successful Aging: Perspectives from the Behavioral Sciences (1990)

  • D. Levinson, The Seasons of a Man’s Life (1978)

  • L.L. Carstensen, A Long Bright Future (2011)

  • Charlotte Bühler, The Curve of Life as Studied in Biographies (1933)

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