Maria Montessori: educare alla libertà e alla pace attraverso la scienza. Maria Montessori (1870–1952) è tra le figure più significative della pedagogia contemporanea. Medico, scienziata, educatrice, fondò un metodo educativo centrato sul rispetto della persona del bambino, sull’osservazione scientifica e sulla valorizzazione della sua libertà interiore. La sua proposta pedagogica ha avuto una straordinaria diffusione internazionale e ha contribuito profondamente a ridefinire il ruolo dell’infanzia nella società moderna.
Una nuova visione dell’infanzia
Secondo Montessori, il bambino è portatore di una “mente assorbente”, capace cioè di assorbire spontaneamente e inconsciamente gli stimoli dell’ambiente. Tale mente è dotata di una sensibilità acuta e specifica, e se posta in condizioni adeguate, può realizzare un apprendimento profondo e naturale:
“Il bambino è dotato di un potere di sensibilità così intenso che le cose che lo circondano risvegliano in lui un interesse e un entusiasmo che sembrano penetrare la sua stessa vita”
(M. Montessori, La mente del bambino, 1952)
Questa scoperta pedagogica, influenzata dagli studi medici e psichiatrici di Jean Itard ed Édouard Séguin, ha condotto Montessori a concepire l’educazione non come trasmissione autoritaria di contenuti, ma come accompagnamento del naturale processo di sviluppo del bambino.
L’ambiente preparato e i materiali scientifici
Uno degli elementi centrali del metodo montessoriano è l’ambiente educativo, che deve essere ordinato, esteticamente curato, semplice e “a misura di bambino”. Lo spazio scolastico, definito Casa dei bambini, è progettato per favorire l’autonomia e la libera attività dei piccoli. I mobili sono bassi, gli oggetti accessibili, gli spazi flessibili.
Al centro del lavoro educativo vi sono i materiali strutturati, pensati per stimolare i sensi e le abilità cognitive del bambino in modo progressivo e sistematico. Si tratta di oggetti che variano per una sola qualità sensoriale (colore, forma, peso, ruvidezza, suono…), che guidano il bambino alla discriminazione sensoriale, alla classificazione e, gradualmente, all’apprendimento della lettura, della scrittura, del calcolo e del disegno.
Montessori chiamava questi quattro ambiti fondamentali “la quadriga trionfante” dello sviluppo infantile:
“Lo spirito del bambino diritto ed equilibrato va guidando da sé stesso le sue quattro conquiste intellettuali: i quattro cavalli della quadriga trionfante”
(M. Montessori, La scoperta del bambino, 1950)
Il ruolo dell’insegnante-direttrice
Nel metodo montessoriano l’insegnante assume un ruolo radicalmente diverso rispetto alla scuola tradizionale. Non è protagonista della lezione, ma guida silenziosa e competente del processo educativo. Montessori la chiama “direttrice”, per indicare che la sua funzione non è quella di impartire sapere, ma di predisporre l’ambiente, osservare, intervenire solo quando necessario e non ostacolare l’attività autonoma del bambino.
La direttrice deve conoscere a fondo i materiali e saper scegliere quelli più adatti per ogni bambino, rispettando tempi e inclinazioni personali. Deve inoltre mantenere l’ordine e il silenzio, condizioni indispensabili per favorire l’attenzione e la concentrazione.
“L’educatrice deve sparire come persona fisica; deve restare dietro le quinte come la madre che ha messo a dormire il bambino”
(M. Montessori, Il segreto dell’infanzia, 1936)
La centralità dell’educazione sensoriale
Per Montessori, ogni apprendimento intellettuale si fonda sull’educazione dei sensi. È attraverso l’esperienza sensoriale che il bambino organizza il mondo, sviluppa il pensiero logico e acquisisce le basi della conoscenza. L’educazione sensoriale, praticata nei primi anni, è il presupposto della conoscenza razionale successiva.
Questa intuizione sarà confermata, anni dopo, dagli studi sullo sviluppo cognitivo condotti da Jean Piaget, che condivide con Montessori l’idea di un apprendimento costruito attraverso l’interazione attiva con l’ambiente.
La scuola come comunità educante
La Casa dei bambini non è un luogo di custodia passiva, ma una vera comunità educativa. Non solo il bambino è al centro del progetto, ma anche la famiglia è chiamata a partecipare. Le madri, in particolare, sono invitate a collaborare attivamente con la scuola, mantenendo un rapporto costante con le insegnanti e con il medico scolastico.
Questa visione anticipa il concetto contemporaneo di educazione integrata e corresponsabile, che sarà poi formalizzato negli anni ’70 con l’introduzione degli organi collegiali e la valorizzazione del ruolo delle famiglie nella vita scolastica.
L’educazione come progetto di pace
Al cuore del pensiero montessoriano vi è una visione umanistica e pacifista dell’educazione. Montessori considera il bambino non solo come individuo in formazione, ma come costruttore della società futura. L’educazione è quindi lo strumento principale per la costruzione di un mondo nuovo, più giusto e pacifico:
“Ogni uomo è il prodotto della crescenza di un bambino come un albero, anche gigantesco, è il prodotto di un seme che lo conteneva potenzialmente.”
(M. Montessori, Educazione per un mondo nuovo, 1946)
Le critiche al metodo montessoriano
Non sono mancate critiche al metodo Montessori. Alcuni pedagogisti, come Giuseppe Lombardo Radice, l’hanno accusata di eccessiva rigidità e di aver trascurato l’elemento relazionale ed espressivo. Maria Boschetti Alberti, educatrice svizzera, lamentò che il metodo mortificasse la spontaneità infantile e non tenesse conto dei diversi tempi di apprendimento degli alunni. La sua proposta, più vicina alle attuali pratiche di individualizzazione, rivendicava una maggiore libertà di scelta da parte del bambino.
Conclusione – Maria Montessori: educare alla libertà e alla pace attraverso la scienza
La pedagogia di Maria Montessori rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per ogni progetto educativo che voglia mettere al centro il bambino, rispettarne la natura, stimolarne l’autonomia e contribuire alla costruzione di una società più consapevole. Il suo messaggio è quanto mai attuale in un tempo che ha bisogno di cura, educazione alla pace e rispetto delle differenze.
Bibliografia
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Montessori, M. (1950). La scoperta del bambino. Milano: Garzanti
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Montessori, M. (1952). La mente del bambino. Milano: Garzanti
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Montessori, M. (1946). Educazione per un mondo nuovo. Milano: Garzanti
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Montessori, M. (1936). Il segreto dell’infanzia. Milano: Garzanti
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Boschetti Alberti, M. (1940). La libertà del bambino nella scuola attiva
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Lombardo Radice, G. (1932). Scritti pedagogici
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Manuale scolastico: Vincenzo Rega, Essere umani, Zanichelli 2020
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Manuale scolastico: Avalle – Maranzana, Educazione al futuro, paravia 2022