Donne sparite e disuguaglianza di genere: allarme globale

In Asia e Nord‑Africa mancano oltre 100 milioni di donne rispetto all’atteso: un numero che fa tremare i polsi. Cos’è successo? È la domanda alla base della disuguaglianza di genere, un fenomeno che, come mostrato da Amartya Sen, sottrae vita, voce e futuro a metà dell’umanità. In questo articolo scoprirai perché accade, quali effetti produce sull’economia e sul benessere collettivo e come agire per invertire la rotta.

Donne di un gruppo di auto‑aiuto in India mentre raccolgono i risparmi settimanali: un esempio concreto di cooperativa femminile che eroga micro‑credito nelle aree rurali.

Le “donne mancanti”: un conteggio che fa riflettere

Nei Paesi occidentali la proporzione donne/uomini supera 1,05, mentre in Cina scende a 0,94: significano 50 milioni di “donne sparite” solo lì. Sommando India, Bangladesh ed Egitto il divario supera i 100 milioni (A. Sen, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, trad. G. Rigamonti, Mondadori, Milano 2001).

  • Esempio concreto
    Cina, 1980‑2000: con l’introduzione della politica del figlio unico e l’aborto selettivo, il rapporto alla nascita è salito a 118 maschi ogni 100 femmine, alterando il mercato del lavoro e la demografia.

Perché i conti non tornano

  1. Mortalità femminile più alta nelle fasce 0‑40 anni

  2. Negligenza sanitaria e nutrizionale verso le bambine

  3. Selezione prenatale legata a norme familiari e dote

Cause culturali e socio‑economiche della disparità

La disuguaglianza di genere affonda le radici in un intreccio di cultura, economia e norme sociali.

  • Pressione continuativa sulla fertilità: preferenza per il figlio maschio in sistemi agricoli patri‑lineari

  • Valore economico: i maschi garantiscono rendita e pensione ai genitori in assenza di welfare

  • Eredità e dote: le nozze femminili comportano costi ingenti, percepiti come «perdita» patrimoniale

Case study – India rurale: programmi di micro‑credito a madri contadine (es. Self‑Employed Women’s Association) mostrano che l’autonomia finanziaria abbassa la mortalità neonatale femminile.

Conseguenze sulla società e sull’economia

Una società con poche donne paga un prezzo altissimo:

  • Squilibrio nei mercati matrimoniali → aumento tratta e violenza di genere

  • Calcolo economico: il World Bank stima una perdita di $ 160 trilioni di ricchezza pari al contributo mancato delle donne al PIL globale

  • Impatto sulla salute pubblica: carenza di caregiver informali fa lievitare la spesa sanitaria

Esempio concreto: in alcune province cinesi il surplus maschile ha spinto i salari maschili al ribasso del 15 %, mentre quelli femminili sono aumentati, segnale di scarsità.

Soluzioni possibili: dalle politiche pubbliche all’educazione

1. Politiche mirate

  • Incentivi pensionistici alle famiglie con figlie femmine

  • Divieto di identificazione del sesso fetale, sanzioni severe

2. Empowerment economico

  • Accesso al micro‑credito e alla terra per le donne

  • Quote rosa nei consigli di villaggio → in India hanno ridotto l’imbuto scolastico femminile del 7 % (vedi il nostro articolo su empowerment femminile e sviluppo sostenibile).

3. Educazione e cambiamento culturale

Case study – Ruanda post‑2003: la quota del 30 % di seggi parlamentari riservata alle donne ha portato a budget sanitari più equi e alla riduzione di mortalità materna del 45 %.

Conclusione

La disuguaglianza di genere non è un destino inevitabile: è il risultato di scelte collettive modificabili. Riepilogando, abbiamo visto l’entità delle “donne mancanti”, le radici culturali ed economiche del fenomeno e le strade per contrastarlo — dalle policy pubbliche all’empowerment femminile. E tu, quale azione pensi sia più urgente? Scrivilo nei commenti, condividi l’articolo e scarica la nostra checklist gratuita sulle buone pratiche di parità.

Pubblicità