Verso una società dell’empatia

Verso una società dell'empatiaVerso una società dell’empatia

L’empatia è una qualità fondamentale per la costruzione di una società più umana e solidale. La sua capacità di creare legami di affiliazione tra individui, anche in un mondo sempre più interdipendente, è essenziale per superare i legami tribali e creare legami associativi. In questo articolo, analizzeremo come lo sviluppo dell’empatia si verifica nel corso della crescita, e come può portare alla coscienza universale e quindi verso una società dell’empatia.

Il processo di maturazione empatica

Il risveglio del senso di sé, innescato dal processo di differenziazione, è fondamentale per lo sviluppo dell’empatia. Più il sé è sviluppato e individualizzato, più è grande la nostra percezione dell’unicità e caducità dell’esistenza, della nostra solitudine esistenziale e dell’infinità di sfide che dobbiamo affrontare per esistere e prosperare. Questi sentimenti ci permettono di provare empatia per sentimenti simili negli altri. Il processo di maturazione empatica si accelera nel periodo prescolare, quando il bambino acquisisce competenze nell’uso del linguaggio per esprimere e rivelare le emozioni.

Il senso di reciprocità sociale

Intorno ai 4-5 anni, il bambino matura il senso della reciprocità sociale e comincia a capire cosa ci si aspetta da lui in termini di adeguata risposta sociale alla relazione con altri bambini. È in grado di provare senso di colpa se ferisce un altro bambino non ricambiandolo appropriatamente.

L’empatia nei confronti della sofferenza altrui

Intorno ai 7 anni, il bambino comincia ad accorgersi quando avverte la risposta empatica alla sofferenza dell’altro. Inoltre, fra gli 8 e i 9 anni, un bambino riesce a intuire il livello di autostima dell’altro e modifica la propria risposta empatica sulla base di circostanze esterne.

Il senso del dovere sociale e il pensiero astratto

Fra i 6 e gli 8 anni, il bambino aggiunge al proprio repertorio morale il senso del dovere sociale. Ad esempio, impara che mantenere le promesse è essenziale per il consolidamento delle amicizie. Fra i 10 e i 12 anni, il bambino è in grado di pensare in maniera astrattamente morale su quale debba essere il proprio comportamento nella società.

L’empatia come simbolo della condizione di un intero gruppo: Verso una società dell’empatia

Nella prima adolescenza, fra i 12 e i 13 anni, i ragazzi diventano molto più perspicaci nelle loro risposte emotive agli altri. Sono in grado di individuare diverse gradazioni di manifestazione emotiva, al punto da capire se e quando la reazione dell’altro può essere determinata da altri fattori, oltre alle immediate contingenze. La forma più matura di risposta empatica è la capacità di sentire la sofferenza di un intero gruppo di uomini o perfino di altre specie, come se fosse la propria. Spesso, questa forma di empatia può portare ad attivismo sociale e politico, alla lotta per i diritti degli oppressi e alla creazione di un mondo più equo e giusto. In questo modo ci si può dirigere verso una società dell’empatia.

Per scrivere il presente articolo ci siamo basati sulla lettura di J. Rifin, La civiltà dell’empatia – La corsa verso la coscienza globale nel mondo in crisi, Mondadori, Milano 2010, (Cfr. pp. 25, 117-119)

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