Talcott Parsons: lo struttural-funzionalismo

Talcott Parsons riprende sia il “paradigma della struttura” di Durkheim, che attribuisce il primato alla società rispetto all’individuo, sia il concetto di azione sociale di Weber.

L’azione sociale per Talcott Parsons

Ma l’azione sociale in Parsons non ha le caratteristiche soggettive che caratterizza quella teorizzata da Weber. Pert Parsons, infatti, l’azione sociale si inserisce meccanicamente nel sistema.

Parsons, nella sua opera più importante, Il sistema sociale (1951), descrive l’azione sociale come un processo in cui il soggetto agente opera all’interno di un sistema caratterizzato da aspetti normativi che conferiscono all’azione stessa il suo significato sociale.

Azione sociale secondo Talcott Parsons

Successivamente, il sociologo statunitense, in un’opera intitolata La struttura dell’azione sociale (1937), illustra le caratteristiche dell’azione sociale. L’azione:

  • è costituita da un Attore, che compie l’azione per perseguire determinati fini;
  • si svolge entro una situazione di partenza che non è modificabile dall’Attore;
  • è orientata normativamente.

Se l’azione è orientata normativamente, l’Attore può scegliere solo i mezzi per conseguire determinati fini, ma non può modificare la situazione di partenza o il sistema entro cui l’azione si svolge.

Descrizione dell'Azione sociale parsonsiana

Talcott Parsons: lo struttural-funzionalismo

Talcott Parsons concepisce la società come un organismo vivente che per sopravvivere si serve di tutti i suoi componenti. La società, in altre parole, è organizzata in strutture per soddisfare i propri bisogni. Questa concezione della società come di un «sistema auto-regolantesi» è tipica del funzionalismo o struttural-funzionalismo, corrente cui Parsons appartiene.

La società per sopravvivere ha bisogno che le funzioni di cui si compone siano integrate tra di loro. L’integrazione diventa per la società una condizione necessaria affinché la società stessa possa perpetuarsi. La società dunque persegue l’integrazione dei suoi componenti, siano essi individui, gruppi o istituzioni e lo fa attraverso la distribuzione di ruoli e funzioni.

L’integrazione degli individui: ruoli e status

Per Parsons ogni sistema si svolge attraverso le proprie strutture, cioè gruppi di persone che svolgono ruoli differenziati in base a valori socialmente condivisi e attraverso l’interiorizzazione di norme di comportamento. Il processo di socializzazione nell’assegnare status e ruoli svolge anche l’importantissimo compito di fondare le personalità individuali, anch’esse in stretto rapporto con il sistema sociale.

Lo Status è la posizione occupata da un individuo nella società. Il Ruolo è il compito che deriva dalla stessa posizione. Il ruolo è, in altre parole, l’insieme delle aspettative sociali nei confronti di un individuo per il fatto che esso occupa una determinata posizione nella società. Status e ruoli sono impersonali, cioè rimangono gli stessi anche se cambiano i soggetti.

Le variabili strutturali nei ruoli

Nel processo d’interiorizzazione delle norme che i vari ruoli comportano, gli individui presentano degli orientamenti diversi denominati “variabili strutturali”, costituiti da coppie di condizioni tra le quali l’individuo sceglie.

  • affettività/neutralità affettiva
  • io/collettività
  • universalismo/particolarismo
  • realizzazione/attribuzione
  • interesse/disinteresse

Il Sistema sociale secondo Parsons e il Paradigma AGIL

Il sistema sociale di cui parla Parsons si presenta come un sistema di sistemi, o costituito da sottosistemi. Ogni sottosistema entra in gioco in base alle necessità che l’intero sistema deve affrontare per mantenersi in equilibrio.

Questo concetto viene spiegato attraverso il “paradigma AGIL”, un acronimo formato dalle iniziali delle parole-chiave: Adaptation, Goal attainment, Integration, Latent Pattern Maintenance.

Paradigma AGIL (Schema)
Paradigma AGIL (Schema), immagine tratta da Wikipedia