Riassunto Rousseau. La pedagogia secondo natura

In questo post cercheremo di fare un riassunto della pedagogia di Rousseau e della sua concezione di educazione secondo natura.

Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) promuove una pedagogia secondo natura, un’educazione naturale capace di preservare nell’uomo la naturale “bontà” e preservarlo dalla corruzione presente nella società.

Il puerocentrismo di Rousseau in sintesi

Con Jean-Jacques Rousseau inizia una pedagogia puerocentrica, lontana dalla tradizione pedagogica del passato che ha dedicato ogni sforzo teorico per costruire un’educazione adultocentrica e individualistica.  

Il filosofo francese “operò una «rivoluzione copernicana» in pedagogia, mettendo al centro della sua teorizzazione il bambino” [Cambi, 2003]. Ad esempio, Rousseau sconsiglia di rivolgersi al bambino utilizzando “ragionamenti” da adulti ma cercando di utilizzare modalità vicine alla capacità infantile di pensare secondo categorie concrete.

 

L’educazione dell’uomo naturale capace di essere utile agli altri (riassunto)

Secondo Rousseau l’educazione deve perseguire l’obiettivo principale di offrire alla società un uomo capace di essere utile agli altri e pronto ad agire per il bene collettivo.

La società per Rousseau ha una connotazione negativa. A differenza degli altri illuministi egli ritiene che la società corrompe gli individui. Lo sviluppo della società non comporta alcun progresso, al contrario Rousseau pensa ad una rifondazione delle istituzioni politiche e a una nuova educazione che sottragga i giovani alla corruzione morale. La società è corrotta, caratterizzata da disuguaglianze, abitata da individui condizionati, da “maschere sociali”

Il progetto di rifondazione delle istituzioni viene illustrato nell’opera Il contratto sociale (1762), nel quale Rousseau teorizza la nascita di uno Stato giusto, fatto di cittadini patriottici che esercitano i loro diritti.

La nuova educazione del cittadino viene invece illustrata nel romanzo pedagogico Emilio (1762), che narra le vicende del giovane Emilio che una volta diventato adulto contribuirà a rendere migliore la società, caratterizzata da libertà ed uguaglianza.

L’Emilio di Rousseau: riassunto, la pedagogia secondo natura

Ne l’Emilio, Rousseau immagina di seguire l’educazione di Emilio, un giovane orfano che verrà  condotto in campagna, dove crescerà sotto la guida vigile e attenta del suo precettore. Il tema principale del libro è l’opposizione fra “stato di natura” e “stato di civiltà”. La natura che esprime la positività dell’individuo non ancora corrotto e alienato dalla società.

Se l’uomo è buono per natura, l’educazione deve rispettare lo sviluppo naturale dell’individuo. Anche i fini e i metodi dell’educazione devono essere cercati all’interno della psicologia del soggetto.

Educare secondo natura significa per Rousseau creare un uomo nuovo capace di creare una nuova società.

L’educazione negativa (sintesi)

Rousseau si fa promotore di un’educazione negativa, da intendere non come spontaneismo puro ma come mancanza di interventi diretti da parte dell’educatore, che si deve limitare a impedire le influenze negative dell’ambiente. «Se l’educazione comincia con la vita – scrive infatti Rousseau – il bambino è già discepolo, non del precettore ma della natura: il precettore non fa che studiare sotto questo primo maestro e impedire che le sue cure non siano ostacolate».

Note e riferimenti bibliografici

  • Jean-Jacques Rousseau, Emilio, Mondadori 2013
  • Franco Cambi, Manuale di storia della pedagogia, Laterza 2003.
  • R. Tassi, S. Tassi P. Zani, I saperi dell’educazione, 2014
  • V. Rega M. Nasti, Panorami di scienze umane 2016

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