Psicoanalisi: le tre istanze dell’Io

Altre volte abbiamo parlato di psicoanalisi, ma qui di seguito pubblichiamo una spiegazione chiara e rigorosa delle tre istanze dell’Io. L’autore della spiegazione è Umberto Galimberti, di cui postiamo anche il video. Lo schema allegato può servire come slide per ripercorrere in classe gli argomenti del prof. Galimberti.

Inconscio pulsionale e superegoico

“Nell’inconscio occorre distinguere un inconscio “pulsionale” dove trovano espressione le esigenze della specie, e un inconscio “superegoico” dove si depositano e si interiorizzano le esigenze della società.

Sono esigenze della specie la sessualità, senza di cui la specie non vedrebbe garantita la sua perpetuazione, e l’aggressività che serve per la difesa della prole. Queste due pulsioni, proprio perché sono al servizio della specie, l’io le subisce, le patisce, e perciò diventano le sue “passioni”, che la società, per salvaguardare se stessa, chiede di contenere, nella loro espressione, entro certi limiti.

Ciò avviene attraverso l’educazione, durante la quale, interiorizzando i divieti genitoriali, ciascun individuo acquisisce gradatamente i divieti sociali che svolgono una funzione di contenimento dei moti pulsionali.

L’Io come equilibratore delle spinte di Es e Super-Io

Tra le esigenze della specie (Es o inconscio pulsionale) e le esigenze della società (Super-io o inconscio sociale) c’è il nostro io, la nostra parte cosciente, che raggiunge il suo equilibrio nel dare adeguata e limitata soddisfazione a queste esigenze contrastanti, la cui forza può incrinare l’equilibrio dell’io (e in questo caso abbiamo la nevrosi) o addirittura può dissolvere l’io sopprimendo ogni spazio di mediazione tra le due forze in conflitto, e allora abbiamo la psicosi o follia.

Nevrosi e Psicosi

La psicoanalisi, che per curare ha bisogno dell’alleanza dell’io, può operare solo con la nevrosi, aggiustando le incrinature dell’io, mentre è impotente con la psicosi, dove inconscio pulsionale e inconscio sociale confliggono corpo a corpo, senza uno spazio di mediazione.

Scopo della psicoanalisi è che l’io (la nostra parte cosciente) sia in grado di guadagnare sempre più spazio all’inconscio, come gli olandesi (l’esempio è di Freud) hanno guadagnato un’estensione della terra sottraendola al mare, perché, scrive Freud: “L’intenzione degli sforzi terapeutici della psicoanalisi è in definitiva di rafforzare l’io, di renderlo più indipendente dal Super-io, di ampliare il suo campo percettivo e perfezionare la sua organizzazione, così che possa annettersi nuove zone dell’Es”.

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