Partito dei notabili e partito di massa

La distinzione tra “partito dei notabili” e “partito di massa” è stata introdotta dal sociologo italiano Gaetano Mosca nel suo libro del 1896 “La classe politica”.

Secondo Mosca, il “partito dei notabili” è un partito politico formato da una élite di persone influenti e ricche che rappresentano i loro interessi di classe. Questo tipo di partito si basa sull’idea che solo una minoranza di persone è in grado di governare e prendere decisioni politiche. I membri di questo tipo di partito sono generalmente persone che hanno guadagnato il loro status sociale attraverso la ricchezza, la posizione sociale, l’istruzione o l’eredità familiare.

D’altra parte, il “partito di massa” è un partito politico che rappresenta gli interessi di una vasta gamma di persone provenienti da diverse classi sociali. Questo tipo di partito è caratterizzato dalla partecipazione attiva e dal coinvolgimento delle masse popolari nella vita politica, in contrasto con il “partito dei notabili” che si basa sulla partecipazione di una minoranza di persone influenti e ricche.

La distinzione tra “partito dei notabili” e “partito di massa” è importante perché evidenzia le differenze tra le élite dominanti e le classi subalterne, nonché tra la partecipazione politica delle élite e quella delle masse. La teoria di Mosca ha avuto un’influenza significativa sulla scienza politica moderna, e la distinzione tra questi due tipi di partiti è ancora utilizzata per analizzare le dinamiche politiche attuali.

Partito dei notabili e partito di massa secondo Max Weber

Anche il sociologo tedesco Max Weber ha introdotto la distinzione tra “partito dei notabili” e “partito di massa”. Secondo Weber, il “partito dei notabili” è un tipo di partito politico che rappresenta gli interessi di una minoranza di persone influenti e ricche, mentre il “partito di massa” rappresenta gli interessi di una vasta gamma di persone provenienti da diverse classi sociali.

Weber ha anche sviluppato la teoria che il “partito dei notabili” tende a essere dominante in società in cui esiste una grande disuguaglianza economica e sociale. In queste società, l’accesso al potere politico è limitato a coloro che hanno la ricchezza e l’influenza per competere per le posizioni di potere. D’altra parte, il “partito di massa” può emergere in società in cui esiste una maggiore uguaglianza economica e sociale, in cui la partecipazione politica è più aperta e le classi popolari possono partecipare attivamente alla vita politica.

Weber ha inoltre sottolineato che il ruolo dei partiti politici nella società moderna è fondamentale per l’organizzazione della vita politica e per l’assegnazione del potere. Ha descritto i partiti politici come organizzazioni burocratiche, in cui le posizioni di potere sono assegnate in base alle qualifiche e alla capacità organizzativa, e non in base alla ricchezza o all’influenza personale.

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