Il principio della co-variazione di Kelley è una teoria basata sull’attribuzione di causalità. E’ stata proposta nel 1967 dallo psicologo sociale statunitense Harold H. Kelley (1921-2003), prendendo spunto dall’analisi della varianza in statistica.
Anche la teoria di Kelley come quella di Fritz Heider o di Jons e Davis si riferiscono all’essere umano secondo lo schema della psicologia ingenua.
Un soggetto, cioè, allo stesso modo di un piccolo scienziato è impegnato quotidianamente a spiegare la sua azione e quella degli altri soggetti ricorrendo ad una attribuzione di causalità. In altre parole, L’individuo raccoglie i dati necessari alla conoscenza di un certo evento e giunge a conclusioni logiche.
Secondo il principio della principio della co-variazione di Kelley, le persone valutano le informazioni lungo tre dimensioni rilevanti:
- Distintività: l’effetto si manifesta solo quando è presente lo stimolo?
- Coerenza nel tempo e nelle modalità: l’effetto si manifesta ogni volta che lo stimolo è presente, indipendentemente dalle forme di interazione?
- Consenso: le altre persone subiscono lo stesso effetto in riferimento allo stesso stimolo?
Secondo Kelley, dunque, quando un soggetto vuole attribuire un effetto a un evento, come uno scienziato ingenuo, procede seguendo questi tre criteri che regolano la relazione tra le variabili.
Il modello Kelley è conosciuto anche come modello ANOVA (dall’inglese Analysis of Variance).
Un esempio di co-variazione di Kelley
Michela è a cena con un amico. Si sente particolarmente soddisfatta e vuole capirne la ragione. Secondo il modello di Kelley, per attribuire un affetto (la soddisfazione) ad un evento (la cena con l’amico), Michela procederà come segue.
- Sulla base della distintività, Michela si chiederà se la soddisfazione dipenda dal tipo di ristorante in cui avviene la cena.
- Sulla base del coerenza nel tempo e nelle modalità, si chiederà se con tutti gli amici, in tutte le cene passate, in diversi ristoranti si sia sentita così soddisfatta.
- Sulla base del consenso, cercherà di capire se anche altre amiche si siano sentite soddisfatte nello stesso ristorante con lo stesso ragazzo.
Attribuendo un certo punteggio (alto o basso) a ciascuno dei tre elementi considerati, Michela sarà in grado di capire se è lei a sentirsi soddisfatta in questa situazione o se sono tutte le cene a produrre a tutti uno stato di soddisfazione.